Venerdì abbiamo fatto la prima cena nel carcere di Volterra. Vi assicuro , tra la teoria e la pratica ne passa..Marco Stabile, lo chef, è stato fantastico, riuscendo ad entrare in sintonia con lo staff, poliziotti e detenuti. 120 persone servite a cena in tempi brevi, l’Unicoop Firenze  e la FISAR che hanno fatto bene il loro lavoro. E poi, la consapevolezza che è un progetto che riesce a dare speranza di crescita ed un futuro. Lo dico sapendo bene che cosa vuol dire commettere un reato come un omicidio, mi sono sempre schierato dalla parte delle vittime, ed un’associazione come “Nessuno tocchi Caino” mi fa venire l’orticaria, quando il segretario è proprio uno di quelli accusati di concorso in omicidio e poi eletto alla Camera nel 2006 nelle liste della Rosa nel pugno. Ma le persone che ho conosciuto in carcere non fanno clamore, lavorano perchè ritengono sia una maniera per trovare un senso alla propria vita. Se ce la fate, fate un salto una volta, ne vale la pena

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