Ad un aspirante suicida, depresso e triste come non mai, non proponete mai la ricotta al naturale, una volta che lo invitate  a cena: sarebbe la volta in cui decide di farsi fuori veramente. Chiaro che mi riferisco soprattutto a quella semi industriale, di pochi profumi e poco gusto, da annoverare tra i cibi inutili. Emblema della dieta dimagrante, accompagnata in questo caso da due foglie di lattuga scondita, la ricotta, tanto triste a vedersi appoggiata malamente su di un piatto,  si trasforma nel momento in cui viene lavorata insieme ad altri ingredienti. Prendiamo i ravioli, nel cui ripieno la ricotta accompagna alla perfezione gli spinaci:ottimo esempio in cui due ingredienti, di per se’ un po’ insulsi, ammettiamolo, cambino radicalmente i connotati per fondersi armoniosamente in un piatto riuscito. A parte l’uso classico nei ripieni, la ricotta puo’ essere impiegata in varie preparazioni, al posto di alimenti piu’ grassi. E’ il caso degli sformati, dove sostituisce la besciamella, o nelle creme di verdura, dove viene impiegata al posto della crema di latte. I dolci preparati con la ricotta sono invece famosi da tempo, anche se nel corso degli anni, la panna montata ha preso talvolta il sopravvento, come nel caso dello zuccotto alla fiorentina. Da sperimentare, infine, lavorazioni diverse della ricotta come la terrina e le cotture grigliate e fritte. Pazienza e fantasia per rendere meno traumatico, a chi è un carnivoro convinto, un pasto senza carne.

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