Sembra incredibile, lo so, ma c’è chi ancora si ostina a mangiare la minestra con il sottofondo musicale. Inappuntabili signore, distinti gentiluomini, all’avvicinarsi del cucchiaio alla bocca, forse per la paura che l’impatto risulti bollente, non esistano a mettere in moto una turbina nascosta all’interno del cavo orale per risucchiare senza bruciarsi la crema o la minestra. E la dolce melodia prosegue malgrado che un pubblico di astanti soffra ad ogni nuovo acuto. Ma gli artisti risultano insensibili alla massa per il gran finale della scodella che dona libero sfogo al loro virtuosismo. proporre loro un piatti di pasta è sconveniente?
I commenti sono chiusi