Beh, per chi mastica l’inglese la parola non può apparire troppo difficile..share..dish..insomma, condivisione di piatti, di cucina, di tavola. Per sapere cosa è ora Disharing, vada a farsi un bel giro nel sito, per chi vuol leggere l’intervista a Luigi Pittalis, l’inventore del progetto con Elena Manzuoli, la legga sul Corriere Fiorentino, per chi invece vuol sapere come è nato tutto, resti un po’ qui a leggere. Tutto nacque una sera, durante le gloriose riunioni della Piccola Tavola della Condotta Fiorentina di Slow Food, quando di cose se ne facevano, eccome..Luigi ci parlò che aveva in mente il progetto “Staseranonesco” e che voleva condividere e sviluppare l’idea con Slow Food. Fui subito convinto della bontà dell’operazione, tanto che la prima cena in assoluto fu fatta a casa della Nara, mia mamma arzilla ottantenne. Provammo a parlarne ai vertici dirigenziali di SF, ma essendo un’associazione”Bracentrica”, una proposta che arrivava da fiorentini, residenti per di più in Toscana, che non avevano respirato a fondo l’aria delle Langhe, non venne assolutamente considerata. Oggi Luigi ed Elena hanno ripreso l’avventura ed io ne sono veramente contento: ricordo ancora la sera che organizzammo il tutto con l’arrivo previsto di due americani, mai conosciuti prima, che arrivarono fiduciosi di vivere un’esperienza fuori dagli schemi: una cena in Italia cucinata da una vera mamma. Credo che se la ricordino ancora!
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