I frutti di mare li adoro, in tutte le forme e i modi di servirli, per la loro sapidità, la consistenza, carnosa, il fatto che si debbano mangiare con le mani, non a caso rientrano tra i cibi ad alto potenziale di seduzione, anche se tra cozze ed ostriche non mancano le differenza, anche a livello di status( esiste anche nel cibo, esiste..). La zuppa di vongole rientra nella categoria dei piatti succulenti, grazie alla combinazione unto piccante, che fa andare in visibilio gli amanti del genere, e che costringe però gli astanti buongustai a consumi improbabili di pane. Quindi la zuppa può essere interpretata sconvolgendo i canoni normali e ho tratto ispirazione dalla Clam Chowder del New England, esempio poco mediterraneo di trattare i molluschi, con l’utilizzo di panna altrimenti sconosciuto alle nostre latitudini. Prendo il porro, lo taglio a cubetti, lo faccio rosolare a fuoco vivace, con due spicchi di aglio schiacciato ed il prezzemolo, utilizzando olio EVO. A quel punto, le vongole, che faccio aprire, utilizzando il vino bianco, il tempo di far evaporare la parte alcolica , e inizio ad aprirle tutte, una ad una, tenendo l’acqua di cottura. Non filtro, pace se c’è un po’ di sabbia, ma se lo ho fatte spurgare bene il problema non si pone. A parte, sedano a cubetti e lo metto in casseruola a rinvenire con il burro, poi basilico tagliato, peperoncino verde a fettine, ginger a fettine sottili, un po’ di lime e farina: il tempo di tostarla e ci metto il resto del liquido tenuto da parte, appena un po’ di consistenza fatta raggiungere a fuoco basso e aggiungo le vongole. Spengo il fuoco, verso la panna , grattata di scorza di lime, e servo, meglio senza pane ma se vi piace aggiungertelo.Sopra, pepe bianco. Notevole! Credits my-personaltrainer.it

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