Tutte le volte era la stesa storia, sempre a chiedersi se ne valeva la pena o meno. L’appuntamento era segnato da tempo e, pur sapendolo, non riusciva ad arrivare pronto. Fondamentalmente non sapeva quando incontrarla, era questo il vero dilemma che lo arrovellava, D’altronde , capiva bene che il richiamo che emanava ne faceva di lui uno schiavo, perdeva la cognizione del tempo e dello spazio; si inebriava a tal punto che diventava quasi irriconoscibile, emettendo ululati di giubilo che arrivavano a svegliare i vicini. Quando usciva di casa, le donne del palazzo lo guardavano tra il sorpreso e l’ammirato per le prestazioni sonore che riusciva a raggiungere e cercavano di carpire il segreto di tanta beatitudine: non si vergognava mai, arrivava mugolare di piacere in forma così acuta che provocava, tra chi gli stava attorno un misto di invidia e insofferenza. Però lui sapeva che ne valeva la pena tutte le volte che la osservava, pronto a prenderla senza timore..la pastiera napoletana, che dolce!
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