Eppure ci sono: sì, proprio loro, i dolci, che dopo una mangiata come quella natalizia dovrebbero essere visti come il fumo negli occhi, eppure, c’è chi non può abbandonarli nemmeno in certi momenti. E sì che potrebbe passare la voglia: panettoni e pandoro tradizionali sono da prima colazione, quelli farciti con creme delle più varie assomigliano tanto a quelle bellone che sbagliano plastica e diventano finte e non sanno di niente. Affidarsi a quelli secchi allora, modello panforte e ricciarelli è più un esercizio adatto alla tombola o alla partita a carte pomeridiana: la soluzione sarebbe quella di ricorrere ai dolci industriali che arrivano copiosi in casa per elaborare nuove ricette meno usuali Primo esempio potrebbe essere quello di impiegare il torrone, dopo averlo fuso a bagnomaria, per un semifreddo al quale si unisce una componente croccante amara come delle mandorle, o del cioccolato fondente al 100%. Per chi non sopporta tenere in casa a lungo i fichi secchi, ecco che la soluzione di una crostata di pasta frolla, nella quale i fichi caramellati trovano posto insieme alle noci, potrebbe essere bene accetta. Per il panettone, una soluzione adatta potrebbe essere quella del soufflé,mentre il pandoro potrebbe indubbiamente fare le veci del Pan di Spagna in tutti i dolci che lo riguardano: l’esempio è quello del tronco di Natale o della torta paesaggio invernale. Più dura per i cavallucci senesi, dolci allo spiccato sapore di anice, che alla fin fine starebbero meglio in un piatto di carne di antiche tradizioni come il dolceforte. Il panforte è già completo così, talmente è ricco di spezie e aromi forse converrebbe solo mangiarlo prima diventi eccessivamente tenace. Poi, con le nocciole, le noci, le mandorle ed il resto della frutta secca, una bella serie di croccanti che possono diventare anche una idea regalo. Buon Natale!Credits vacanzelandia.com

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