Dopo che sono stato oltremodo infamato:-))) sul sito degli amici di Dissapore per il mio apprezzamento alla versione degli spaghetti cacio e pepe di Marco Mazzocca(con la bottarga!!!!!) e di Enrico Silvestrin (con la mentuccia), ecco a stabilre quale deve essere la versione della cacio e pepe genuina: spaghetti tonnarelli quindi grossotti, pecorino romano, pepe macinato al momento, acqua di cottura della pasta. Mentre cuociono gli spaghetti, si lavora il pecorino con l’acqua a formare una crema, qundi macinatona abbondante di pepe: chiaro che poi la pasta deve essere servita un nanosecondo dopo averla impiattata. Non sono un talebano e quindi, CAMBIANDO NOME AL PIATTO, ammetto che ci possono essere ingredienti che male assieme non stanno. Provate a suggerire…(non dite l’olio che altrimenti di là vi lapidano…)
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