Ora che il lockdown si avvia alla conclusione, quella grotta, come l’hanno definita gli psicologi, ovvero la casa diventata il nostro rifugio quotidiano, inizia a schiudersi e quel mondo fatto di impasti lievitati, ricette protagoniste del vissuto quotidiano, dolci sempre più elaborati, andrà a cessare lasciando in eredità un peso non solo mentale ma anche fisico

salumi e formaggiQuello a cui ho pensato è consigliare a tutti un atteggiamento diverso rispetto al cibo per ritrovare l’equilibrio perduto, raccontando così la mia esperienza estiva, che ripeto oramai da molti anni. Per uno che campa mangiando e bevendo , si fa per dire, ovviamente, passare circa un mese senza che il cibo e il vino diventino gli argomenti di lavoro e di conversazione della giornata risulta benefico per una serie di motivi. Il primo è lo scopo principale, la perdita di peso. Vedere il corpo che cambia, parafrasando Piero Pelù, è assolutamente divertente. I pantaloni che entrano  e si chiudono senza sforzi hanno un effetto elettrizzante, così come la giacca che non stringe più ai lati. Per quanto riguarda invece le cose da fare, sono due i lati positivi:limitare  il consumo di  alcol per un mese rende lucidi all’estremo e il dopo pranzo non presenta mai inconvenienti di sonnolenza, risultando così attivi e tonici in ogni momento della giornata.  L’altra è la capacità di occuparsi di altro senza rimorsi:leggere un libro che non sia di cucina, indugiare nelle visita di una mostra o ascoltare musica in salotto sono piaceri che non hanno prezzo. C’è da dire però che anche questo periodo non deve essere prolungato a lungo, è importante trovare l’equilibrioaltrimenti uno si abitua troppo!

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