A Mosca nemmeno sanno di cosa si sta parlando ma in Italia, nei terrificanti anni Settanta, gastronomicamente parlando, entrarono prepotentemente alla ribalta nei menu delle pizzerie. Lascito evidente della cucina fatta nei night club, dove l’unico scopo era quello di far mangiare le persone per indurle a bere. Quando cominciò la moda delle carte delle pizzerie, che dovevano presentare almeno 100 primi, le penne di colore grigiastro diventarono un must per chi voleva essere alla moda.
Prima di tutto il caviale era sostituito dalle ben più economiche uova di lompo, che venivano versate in padella insieme al burro scoppiettante e al salmone affumicato, spesso ritagli, il tutto poi bagnato con della vodka. Un mare di panna completava la mistura, nella quale sobbollivano le penne. Tocco di classe, le gocce di tabasco a dare forza piccante al piatto, forse anche con la worcestershire sauce di accompagnamento. Qualche versione peggiore la conoscete? Sì perché qualche elemento fresco ci potrebbe stare come l’erba cipollina oppure il prezzemolo. Ma hanno un perché?
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