Se il digiuno è una pratica costante consigliata sia nelle religioni che nelle filosofie, soprattutto orientali, un motivo ci sarà: partendo da questo presupposto, ecco che un critico gastronomico non può fare a meno del digiuno per la sua professione. Non sono diventato un asceta, ne’ ho cominciato a voler seguire i dettami di una vita morigerata e senza eccessi, solo che vedo i benefici di una privazione controllata e misurata di cibo e alcolici. Se sono sicuro di non poter seguire per una vita un regime alimentare che sia limitante, ovvero che mi impedisca di bere o mangiare qualsivoglia cibo per motivi che esulano dal gusto, una pausa di riflessione mi permette di tuffarmi nel mio mondo ancora più convinto del mio lavoro. In questo mese il lavoro intellettuale sarà sicuramente una Ferrari, con i motori che andranno a pieno regime, liberi da ogni costrizione. E quindi , riassumendo, un digiuno regolare è interessante perché
1) RISCOPERTA DEL GUSTO Il gusto di un vino o di un alimento sarà esaltato, la privazione porterà ad acquisire maggiore sensibilità
2) EQUILIBRIO NELLE QUANTITA’ E’ impossibile riprendere da un momento all’altro a mangiare con voracità. Il periodo di assestamento permetterà di darsi una regola anche nelle porzioni
3) GESTIONE DEGLI STIMOLI Il crampo di fame sarà un elemento che non farà più perdere la testa, ma sarà da controllare attraverso pensieri che dirigeranno l’attenzione su altri aspetti della vita
4) SCOPERTA DI NUOVI SAPORI Nel digiuno bere è necessario ed obbligatorio: ottima occasione per sperimentare infusi, decotti, tisane e te da bere senza zucchero ed apprezzare così i nuovi aromi
5) ESALTAZIONE DEGLI ALTRI SENSI Il riposo delle papille gustative porterà a dare maggior importanza ad altri tipi di stimoli, facendo divertire alquanto
Ma il digiuno così concepito ha soprattutto un elemento che lo fa apprezzare: non dura per sempre, ha una fine il che permette di tornare come da bambini:se ci si comporta bene, un premio arriva!
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