Niente di nuovo sul fronte occidentale verrebbe da dire, facendo il consueto riassunto finale della 50^ edizione del Vinitaly, che si conclude oggi: le polemiche sono esattamente le stesse di tutti gli anni che riassumo in poche parole: traffico, bagni, costi, wifi, telefoni, in ordine sparso, aile quali si è unita quest’anno la sparata di Oliviero Toscani, che ha dato sale alla discussione senza considerare il fatto che l’idea era già venuta anni fa, ma era poi miseramente fallita. Il bello è che è tutto vero quello che viene detto, verissimo: non funzionano i telefoni e lo wifi, i bagni pur migliorati non sono ancora adeguati, le ore della Fiera si allungano poiché bisogna partire all’alba per non trovare traffico, Tutto vero ma sta di fatto che i numeri sono in continuo aumento quindi, un motivo per esserci, a Verona, ci sarà ed è inutile stare a fare le solite litanie. Prendiamola sul divertente allora e notiamo come il corpo femminile continua allegramente ad essere utilizzato seminudo per le promozioni di vini e liquori, soprattutto quest’ultimi, oppure di bollicine a vario titolo giudicate adatte alla bisogna probabilmente. Bisogna poi sfatare il mito dell’ultimo giorno, nel quale più volte è stato detto che è inutile andare: nessuno più tende a smontare in anticipo, si circola bene nei padiglioni, si degusta con calma. Quindi la vera innovazione sarebbe quella del teletrasporto, onde evitare le solite code. Tra le notizie emerse nella 5 giorni veronese, la notizia lanciata da titolisti in cerca di clic è stata questa: Passerina e Pecorino vanno a ruba, e solo dopo si legge che questo capita sugli scaffali dei supermercati. L’importante è che non siano state aggiunte le note di degustazione che potevano fornire informazioni fuorvianti sul prodotto.
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