Non è davvero troppo presto parlare di vendemmia ad agosto: spesso si critica l’eccessivo anticipo sul fare previsioni rispetto alla raccolta delle uve, ma quest’anno la storia è un po’diversa. E non si sta parlando delle regioni tradizionalmente più assolate come quelle del Meridione, ma proprio in Toscana, dove l’anticipo, a sentire gli esperti, è nell’ordine di due settimane. “Ho completato le prime analisi di laboratorio all’inizio della settimana scorsa e per i vitigni come il merlot , e quest’anno anche il cabernet e il syrah, la vendemmia è iniziata e terminata”afferma Paolo Vagaggini, titolare di un laboratorio di enologia dove controlla le uve di molti produttori di Montalcino. “Per il sangiovese la situazione è diversa, cambia molto da zona in zona, ma è sicuramente in anticipo rispetto allo scorso anno”. In territorio ilcinese, dunque,  il sangiovese sarà raccolto verso la metà di settembre. “Ho iniziato lunedì scorso la raccolta delle uve merlot” dichiara Federico Giuntini, titolare della tenuta di Selvapiana alla Rufina, un territorio che ha come motto “il più alto dei Chianti”, per l’altitudine media dei suoi vigneti; questo fa capire come, anche in zone tradizionalmente fresche, si deve iniziare in anticipo a portare i grappoli in cantina anche se si tratta delle varietà precoci. Ripercorrendo l’anno trascorso, si può notare come la stagione sia stata splendida la piovosità di giugno e luglio è stata davvero un toccasana per i vigneti, arrivata dopo un bel periodo senza che nessun tipo di malattia abbia infestato le vigne, ma questo caldo torrido può causare qualche problema. “Non è certo il caso di stare in vacanza” chiosa Marco Ferretti, direttore dell’azienda La Querce dell’Impruneta “qui la situazione deve essere monitorata giornalmente”. In effetti, l’aumento delle temperature può avere uno strano effetto sulle piante, che possono fermare il ciclo di maturazione dei grappoli, ma allo stesso tempo si può rischiare un precoce appassimento degli acini in pianta, con conseguenze nefaste, a livello organolettico, nei vini che si andranno a produrre. “Tutte le zone che hanno vigneti ben esposti al sole possono avere dei rischi” è il parere di Carlo Ferrini, consulente in aziende sparse in tutto il territorio “non è una questione di denominazioni specifiche, il problema è diffuso a macchia di leopardo”. Ma c’è qualcuno che può beneficiare di questo caldo? “Coloro che hanno i vigneti che sono piantati nel fondo valle e in tutte le zone  più fredde possono trarre qualche beneficio” continua Ferrini” ma gli eccessi non sono mai salutari per nessuno”. Le stesse domande poste prima dell’inizio della canicola avrebbero sicuramente avuto risposte più ottimistiche, ora si tratta solo di aspettare e capire cosa deciderà di fare il tempo, che può davvero pregiudicare il risultato finale. Intanto qualcuno il sangiovese lo ha già iniziato a raccogliere: Giampaolo Paglia, titolare dell’azienda Poggio Argentiera, in Maremma, nel suo blog informa che ha già iniziato nell’ultima settimana di agosto  la vendemmia per il Morellino di Scansano,  ma c’è addirittura chi ha già iniziato la vinificazione: tutti coloro che producono spumante, e in Toscana cominciano ad essere un numero sempre maggiore, hanno già iniziato le pratiche di cantina, avendo bisogno di uva integre e ricche di acidità.  Il confronto sarà poi nel bicchiere tra un anno almeno…..

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