Oggi su Repubblica Firenze il titolo è “Il flop a metà del Tuscan Sun Festival” e quella che era un’impressione percepita a pelle si è tramutata in una realtà incontrovertibile, data da biglietti non staccati,concerti trasferiti in luoghi più piccoli causa mancanza di spettatori, poco comunicazione locale: aver fatto di tutto (tradotto: offerto molti più soldi) per spostare il Festival da Cortona a Firenze, con anticipo di data rispetto al classico inizio di agosto, non solo non ha giovato al festival, ma ha offuscato l’immagine del patron dell’evento, quel Barret Wissman che è stato di recente sulla ribalta fiorentina per “Di vino Tuscany”, organizzata insieme a James Suckling. Molte le cause degli insuccessi: un cartellone di concerti che non scatena i fans, il concerto di Madonna nel bel mezzo, Pitti che sta per iniziare e che ha già iniziato con feste e party. Di sicuro il periodo non è esattamente quello giusto, ma il boss dell’evento dribbla la polemica scaricando un po’ di colpe sull’Ente Cassa, che ha ritardato il finanziamento al festival a causa del cambio di presidenza in corsa. Per quanto riguarda gli eventi del food, avere Bottura, Scabin, Lopriore a Firenze e non accorgersene è clamoroso; i pranzi sono stati effettuati per invitati dell’organizzazione, senza che nessuno, o quasi, dei posti a pagamento sia mai stato utilizzato, Carlo Cracco, che era tra gli chef previsti, ha rinunciato causa incidente in motorino. A volte andare via dalla provincia non conviene…appuntamento per il prossimo anno, sembra..

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