Una delle novità giunte dall’America nel dopoguerra, che per fortuna hanno stentato un po’ ad affermarsi nelle abitudini alimentari italiane, sono stati i pop-corn. Quei terribili chicchi di mais scoppiati hanno popolato a lungo, i miei pomeriggi domenicali, sia in veste di consumatore che in quella di cuoco. E’ la ricetta con la quale ogni bambino vuole cominciare la sua attività tra i fornelli. Il perchè è presto detto: il piccolo chicco che riscaldandosi scoppia, fino a diventare una pallina paffuta e bianchiccia, scatena i desideri più pericolosi delle piccole anime innocenti. Come quello di aprire il coperchio mentre il pop-corn si va formando, per il piacere di chi dovrà pulire la cucina dopo il disastro. O anche quello di costringere zie, nonni e genitori a ingurgitare chili di stupide palline non è tortura da sottovalutare, anche perchè l consumo di pop-corn non ha senso, da un punto di vista alimentare. Danno un sacco di calorie per un piacere minimo: meglio allora farsi del male con una bella fetta di tiramisu! Non sappiamo mai quando mangiarli: prima di pranzo, all’aperitivo, appesantiscono troppo; come merenda sono poi assolutamente deleteri, bloccando la digestione fino ad impedire di cenare. Pallidi tentativi di renderli più gradevoli sono stati fatti, sostituendo il sale con lo zucchero ma il risultato finale è stato forse ancora peggiore. Non si legano con nessuna salsa, mal sopportano condimenti speziati o piccanti, l’unica funzione è quella di stimolare le persone a bere, e per questo alcuni locali, insieme alla birra vi servono perfidamente la vaschetta ricolma di pop-corn "gentilmente offerti"! Malgrado questo, in America continuano ad essere consumati in quantità industriale. Ora, non che il popolo statunitense sia da prendere come esempio di educazione alimentare evoluta, ma in questo caso la ragione deriva da una loro caratteristica piuttosto diffusa: mangiare al cinema. Per noi, abituati a considerare la sala del cinema ambiente asettico dove immergersi a seguire la realtà virtuale del film, vedere la fornitura di cibo di un americano medio all’ingresso della sala non puo’ che impressionare. Immancabile il cartoccio dei pop-corn, che in mezzo a tanti difetti, hanno un unico pregio: sporcano meno di patatine, gelati o merendine simili, distraendo poco gli spettatori dalla trama del film. Esagero? Provare per credere!
I commenti sono chiusi