Prendendo la strada che da Firenze conduce a Pontassieve, sulla destra si trova una indicazione per Villamagna, un piccolo borgo che si raggiunge dopo aver percorso qualch chilometro nel bosco: siamo vicinissimi alla città, ma questo percorso permette di estraniarsi dal caos quotidiano in breve tempo. Qui si trova di fronte a quello che normalmente si immagina quando si pensa alla ristorazione tradizionale in campagna: una bottega di alimentari con annessa la trattoria. Sono molti anni che le gestioni sono separate, ma quando nacque, era esattamente nel cliché che ha caratterizzato l’avvio della ristorazione italiana dagli anni Sessanta in poi. Dopo varie gestioni, da circa un anno il locale è in mano ad un gruppo di soci che lo hanno rivitalizzato: colori caldi alle pareti, ambiente familiare e curato, menu che fa divertire nella scelta. In estate si mangia all’esterno, ed è meta privilegiata di chi vuole godersi un po’ di frescura. La partenza è affidata ada una fetta di capone con salsa verde e una polpetta, gentilmente offerte Poi si può iniziare con una pressata di bollito di vitella con le cipolle caramellate, semplice, essenziale ma ben equilibrata al gusto. Come primo,gli “gnudi” di ricotta in crema di zucca gialla e pecorino di fossa sono morbidi, appena troppo saporiti al gusto. Vasta scelta di carni alla griglia e fritto di carni bianche, altrimenti, per chi non mangia carne, gustoso il millefoglie di carciofi e patate con tomino piemontese fondente. Bene eseguito il filetto di maiale in crosta di mandorle, dalla cottura che lo lascia morbido, solo appena accentuato il sapore della crosta. Tra i dessert fatti in casa, ispira la mousse di yogurt agli agrumi. Carta dei vini ristretta ma ben compilata, dai ricarichi corretti. Servizio professionale ma caldo e gentile. Per tre piatti, esclusa la bistecca, 35 euro escluso vini
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