Detti anche l’ombelico di Venere per la loro forma sensuale, i tortellini sono uno dei piatti ai quali anche i meno golosi riescono a malapena a resistere. Ma la forza della loro sensualità è da cercare nelle massaie che li preparavano. Il lento dondolare del corpo nell’impastare è di una struggente sensualità e non a caso i bambini traevano i primi sogni erotici dall’osservare di soppiatto la ragazza giovane che si apprestava ad imparare la sottile arte di fare la pasta all’uovo. Sarà per questo che la tavola di legno ancora sporca di farina costituisce, nella mente in cerca di stimoli, un perfetto talamo dove consumare un amplesso sfrenato di passione(Jack Nicholson e Jessica Lange docet!). Oggi , per rimanere in ambito casalingo, magari è sostituita dalla lavatrice in corso di centrifuga, dai sobbalzi invitanti per ogni amatore che si rispetti. Tornando al cibo, l’attenzione maggiore era dedicata a come servirli. Rigorosamente in brodo, per gustare al meglio il ripieno, senza appesantire lo stomaco di panna ed altri intrugli che rovinano il magico equilibrio dei sapori. Non sarà un caso se il brodo è sempre stato considerato un ottimo ricostituente. Per le partorienti, d’accordo, ma le mamme lo consigliavano anche alle figlie dopo la prima notte di nozze. Quando si dice essere previdenti!

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