A volte, leggendo alcune recensioni, comincio a pensare a Lombroso, che trovava nelle facce delle persone il loro destino: e quindi, mi immagino che il ristoratore che serve cibo ordinario o sgradevole e non curi la clientela nella parte degli accessori, debba essere per forza sgarbato, brutto e cattivo. Invece ad Arezzo, un ristorante pizzeria in una via laterale del centro,non lontano dalla stazione, con cameriere gentili, menu ampio e diversificato, prezzi non troppo sostenuti. Le pizze che arrivano, in tempi corretti, sono ordinarie, l’olio al peperoncino proposto scaduto dal dicembre 2010, la toilette sembra sopravvissuta ad un attacco nemico: porta del bagno sfondata, quella dell’ antibagno senza chiusura, distributore del sapone spaccato..e a guardare ancora meglio, i bicchieri sono iperdozzinali, i tavoli attaccati ma…quando si dice il fattore umano che fa la differena, non ti arrabbi nemmeno..Qualche bruciore di stomaco per 10 euro di pizza e birra
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