Il tè è di moda, oggi più che mai : non pensate di eliminarlo dalla vostra alimentazione quotidiana solo perché fa caldo, può essere presente in inverno e in estate, a colazione come a fine giornata, protagonista in maniera banale come il tè freddo, magari aromatizzato alla pesca, così come quando diventa primattore come nel caso del tè verde giapponese, servito dal maestro con una cerimonia che lo celebra quale la quintessenza del gusto universale. Ma forse non lo avete mai pensato in cucina.
Ci hanno pensato i cuochi, le nuove generazioni che amano sperimentare e andare alla ricerca, e non è solo una questione anagrafica quanto un’attitudine mentale alla scoperta. Far diventare il tè protagonista anche in cucina non è affar semplice, l’attenzione massima sta nello scegliere la varietà giusta, valutare con attenzione il tempo di infusione e poi capire se può diventare l’elemento che fa la differenza in un risotto o se deve aiutare la marinatura di un pesce. Ma non va pensato solo come liquido da aggiungere.Il tè, inteso solo come foglie,può servire per marinature a secco di carni o pesci, magari sottoposti successivamente ad una lieve affumicatura con le stesse foglie.
La pasta, invece, può avere successo quando viene mantecata nel finale di cottura, proprio con il tè al posto di acqua o brodo: particolarmente adatto nel caso di crostacei di acqua dolce e verdure. Da non disdegnare infine il suo utilizzo nelle zuppe. Una volta scelti gli ingredienti a piacimento, la cottura in un tè speziato e profumato fornirà un tocco di grazia non indifferente. E i dolci? Un cheese cake a tè verde è un’esperienza positiva da provare!
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