A Firenze si  svolta una manifestazione contro la strage degli agnelli per Pasqua, a Verona, durante il Vinitaly, manifesti appesi un po’ dovunque con l’immagine dell’agnello sacrificato. Chiaro che sia questo il momento nel quale si concentra maggiormente l’attenzione dell’opinione pubblica, e come tale debba essere sfruttato. Mi chiedo per l’ennesima volta: perchè? Se si accetta di mangiare polli e conigli, manzi e vitelli, tacchini e maiali, come mai l’indignazione arriva solo per gli agnelli e i capretti? Sarà perchè ricordano un rituale antico, che è rimasto nella mente delle persone? Perchè uno si deve sentire colpevole a mangiare una costoletta di agnello fritta e deve dormire il sonno del giusto nel gustare una fetta di prosciutto crudo? Preferisco coloro che fanno una scelta consapevole e quotidiana, come quella di rinunciare tutti i giorni ad un cadavere (il termine è preso in prestito ovviamente), piuttosto che dar retta a chi segue un’ipocrisia stucchevole.

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