L’ossessione di questi ultimi mesi, relativa agli aumenti del prezzo della farina, e di conseguenza, del pane e della pasta sta raggiungendo risultati tragicomici. Che gli aumenti ci siano stati è un dato di fatto, ma che improvvisamente tutta la popolazione si debba trasformare in abile manipolatrice di impasti mi fa ridere. Gli aumenti che ci sono stati incidono a porzione per pochi euro, il che permette a chi vuole mangiare di meno di avere un motivo in più per farlo, mentre al buongustaio lascerà indifferente sapere se il suo piatto di spaghetti graverà sul portafoglio per qualche soldo in più. E poi, il pane:considerando quanto ne viene buttato via, un consumo più responsabile non sarà certo disdicevole. Se poi si ha voglia di provare a farlo in casa, ben venga, ma che non lo si spacci come necessità assoluta!Nelle nostre tasche ha inciso sicuramente di più l’aumento del petrolio ed è forse il caso di cominciare a pensare ad una bella bicicletta:quella si che fa bene anche alla salute!

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