Perso com’ero nella presentazione del libro e poi la partenza per il Vinitaly avevo solo occhieggiato a questa notizia, relativa alla denuncia di una maestra, relativamente alle porzioni di ravioli servite per bambino alla mensa scolastica. Siamo nel classico caso della tempesta in un bicchier d’acqua, alimentata sicuramente dal fatto che oggi, grazie ai Social Network, si riesce a diffondere una notizia in un batter d’occhio e la può rilanciare chi ha interesse a farlo. Veniamo alla denuncia: sono pochi sette ravioli per porzione, bisogna darne di più!Ma siamo impazziti? Stiamo protestando perchè i nostri ragazzi stanno mangiando in maniera squilibrata, troppe proteine, troppi grassi e troppi zuccheri, invece di cambiare i menu, privilegiando frutta e verdura, si protesta perchè i ravioli sono pochi. Ad essere maliziosi si potrebbe pensare che, avendo gli alunni come secondo il pesce, destinato purtroppo ad essere inutilizzato per la maggior parte delle porzioni, il desiderio di riempire lo stomaco con i soli ravioli era grande. Però, mi chiedo, un organismo come il Codacons denuncia l’azienda di ristorazione responsabile della produzione die pasti, per questo? Siamo alla schizofrenia più completa. Parliamo piuttosto di come rivoluzionare il concetto di mensa: per dieci anni ho fatto il “controllore” della mensa dei miei figli, se c’erano proteste da fare riguardavano la qualità, non certo la quantità degli alimenti, con i bambini che potevano richiederne a volontà. Però fa più effetto postare la foto di un piatto di plastica con i ravioli…anche lì, meglio insistere, come accade già da molte parti, di tornare a piatti di porcellana, bicchieri di vetro e posate di acciaio, non imbastire una polemica per sette ravioli..che chissà come saranno stati poi!Credits repubblica.it
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