Incredibile ma vero: il mercato delle recensioni su Trip Advisor “Un tanto al chilo” dovrebbe essere debellato, dopo la sentenza del Tribunale di Lecce che condanna una società che vendeva ai ristoratori pacchetti di recensioni preconfezionate, positive per loro e negative per i concorrenti. Rimane da chiedersi se questa rappresenta una sentenza storica e farà cambiare l’andazzo delle cose o sarà solo un palliativo ed il mercato, fino ad oggi fiorente, riprenderà senza sforzo. Erano arrivate anche a me (sic!) proposte per acquistare queste recensioni….poi perché a me non lo so! La differenza fra un critico ed un avventore è che il primo ci mette la faccia quando critica, l’avventore no: soprattutto il critico motiva, spiega, fa capire, si è formato, continua a formarsi. Sarebbe interessante capire quanto il mercato delle recensioni smuove clientela: evidentemente molta se viene creata una maniera lucrosa per influenzare i gusti del pubblico. Trip Advisor rimane un sistema che funziona bene negli Stati Uniti, ma a seconda degli altri paesi in cui si trova, affronta problematiche complesse. Certo, il ristoratore che sa leggere le recensioni, risponde a tono e riesce a contrastare il fenomeno: ma è sempre un lavoro in più che si trova ad affrontare! Certo vorrei fare una cosa: i primi dieci locali di una città per la sua classifica recensiti dal sottoscritto. Curioso del risultato finale
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