Gli attuali titolari sono imprenditori del settore della ristorazione piuttosto dinamici: prendono locali poco o per niente conosciuti per poi farli rivivere. In questo caso sembrava una “Mission Impossible”: prima di loro c’era “Toscocina” un’improbabile locale dove si univa cucina cinese e toscana(sic!). Rimesso a nuovo con colori freschi e vivaci, è stato impostato come trattoria di pesce, dove si può mangiare senza tanti formalismi, escludendo i crostacei di maggiore spesa, per tenere prezzi equilibrati. In cucia due giapponesi da tempo in Italia, in sala un responsabile esperto, che ben controlla il rapporto con i clienti. Fresche e gradevoli le alici marinate con fave e pomodorini, ben fatto il crostone di polenta con baccalà. Tra i primi, sono di gustosa fattura i rigatoni con salmone, broccoli e pangrattato, corretto il filetto di branzino all’isolana con gamberi e verdure. Carta dei vini con buon numero di referenze dei vini bianchi. A pranzo, si mangia con tovagliette di carta, la sera viene apparecchiato. sui 35-40 euro escluso vino per tre portate
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