Di solito mi sono richiesti giudizi su prodotti alimentari e vino, ma essendo amante delle contaminazione tra generi, non disdegnano da osservatore curioso quello che accade in campo artistico e musicale. Mi piacciono i film nei quali il cibo può diventare o meno protagonista, gli spettacoli teatrali che abbiano la tavola quale luogo scenico privilegiato, ma sulla musica capita più raramente avere possibilità di confronto. Non che manchino manifestazioni al riguardo, il Jazz and Wine Festival a Montalcino è un esempio, così come le manifestazioni che uniscono musica classica e nettare di Bacco.. Questo progetto nasce dalla volontà di Sergio Bianchini, titolare di un’agenzia di rappresentanza di vini, di mettere insieme le sue due grandi passioni: Vino e jazz. Grazie al sostegno e all’aiuto di molti amici, prende forma il gruppo Säm Evidence ed il disco “In the winelight” dove tutte le tracce musicali hanno un riferimento con il vino. La band vede Massimiliano Pinzauti al piano, Antonio Torrini al basso, Alessandro Benedetti alla batteria e Sergio alle voci. Sempre piacevole farsi sorprendere da persone che conosci da anni ma delle quali non hai ancora svelate le molteplici possibilità. La voce da “crooner” è stato un piacevole accompagnamento in una serata di pioggia battente, con la macchina che viaggiava lenta, anche per la nebbia, e di sottofondo, inizi a sognare con “Drunk on the moon”, cover di Tom Waits, o l’insolita versione di “Azzurro” ; ma c’è anche Vinicio Capossela con “Non è l’amore che va via”, i pezzi inediti che captano nuove attenzioni. Una sonorità calda, quasi pastosa, che poi si alleggerisce, diventa essenziale, pulita, rinvigorita da begli assoli, e la voce che diventa strumento anch’essa. A dicembre c’è stata anche la presentazione live a “La Tenda Rossa” ma non sarebbe male vederli esibire in qualche manifestazione vinosa
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