Durante le feste aveva avuto modo di notarlo spesso. SI incontravano da amici comuni,era una presenza ricorrente.Lei era sempre insieme al marito e questo le impediva di esprimersi come avrebbe voluto.Magari sul momento non diceva niente ma dopo, in privato, le avrebbe sicuramente rimproverato qualcosa. E lo capiva ma d’altronde lei, aveva deciso di essere più libera, di fregarsene un po’ dei soliti convenevoli, di atteggiamenti di facciata e cercare di vivere in maniera meno compassata e più rispondente alla sua vera natura. Di cosa doveva avere paura? Perché vergognarsi , in fondo? In tanti lo facevano e lei, donna, autonoma, spigliata, allegra, solare,non poteva permetterselo? Ci pensava spesso e riteneva che forse doveva giungere il momento e la compagnia giusta per farlo in pubblico e non in privato, quasi nascosta agli occhi della cosiddetta “bella gente”. Lui era indubbiamente poco fine, non esattamente volgare ma certo un po’rustico, adatto ad essere presente in società per determinate situazioni. Lei sorrideva quando lo vedeva in mezzo agli altri, si rendeva conto che in molte lo avvicinavano con fare circospetto quasi avessero paura di affrontarlo. Però, in cuor loro, sentivano l’esigenza di affrontarlo in tutt’altro modo, di essere disinibite, di possederlo malgrado gli altri..decise di giocare d’anticipo e quindi una sera, con una scusa, non andò a cena con gli altri, rimase sola a casa per cenare con lui. Preparò la tavola quando tutti se ne erano andati, accese le candele, mise una musica di sottofondo e si vestì in maniera appropriata. Tutto era perfetto ed a posto quando finalmente decise di introdurlo, un termine che la faceva molto sorridere, a tavola. Era emozionata e felice, finalmente si realizzava un desiderio; lo toccò e capì che anche lui non poteva più resistere, era bollente: lei cominciò ad umettarsi le labbra con la lingua, ansimava vistosamente ed emetteva gemiti che preannunciavano già il piacere.Lo guardò ancora e poi chiuse gli occhi per metterselo in bocca, in un colpo solo, godendo del sapore, appena salino ma coinvolgente,pieno, gustoso: il cotechino mangiato da sola aveva un altro sapore Credits telediocesi.it
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