Si lo so, la domanda sorge spontanea:che c’azzecca andare a mangiare in un ristorante sushi wok a Venezia durante le feste di capodanno? Lungo sarebbe spiegare il motivo che mi ha condotto a tale scelta, ma indubbiamente la cura e l’attenzione della ristrutturazione dei locali, visti da fuori, senza nessuna guida che desse notizia, hanno giocato un ruolo fondamentale, unito al freddo, alla fame, al fatto che tanti ristoranti scelti erano chiusi, essendo un lunedì dopo feste o al completo. Venezia non è affatto decadente in questo periodo, si respira aria frizzante, anche leggermente dinamica (leggermente..), ma chi parla ne è innamorato follemente, pur essendo fiorentino.Quindi sosta gastronomica impegnativa rimandata a dopo il Carnevale, la scelta è in questo locale di Cannaregio, dove al piano terra si mangia modello “All you can eat” mentre al terzo piano c’è il ristorante giapponese. Salendo è interessante notare le salette del secondo piano, che permettono cene di gruppo riservate, mentre al terzo, malgrado l’orario anticipato, siedono molti avventori. Arriva il menu con tanto di fotografie a descrivere il piatto..vabbè è necessario su, non scandalizziamoci, poi la cameriera chiede subito da bere ma una richiesta di tempo viene subito accettata. Uno sguardo in generale fa capire che c’è tensione nell’aria: la cameriera , straniera ma che parla italiano, sembra la caposala(non di ospedale!) e serve con un piumino che fa appena strano in una sala dove il calore non manca. L’insalata di mare che arriva deprime le attese: appare una di quelle confezionate che si comprano sottovuoto, con forse solo le olive nere snocciolate(sic!) aggiunte a parte, condita con olio di semi: dimenticabile. Meglio il tonno che avvolge il riso e le uova di salmone, Tuna Ikura Guankan, come recita il menu gradevolissimo. La passione per le zucchine fuori stagione è evidente, sono crude in ogni piatto, e passi se è decorazione, ma poi uno se le ritrova nella Tempura Mariawase(si chiama così!) , nemmeno bollente, è deludente. Il Dragon roll Uramaki, ovvero sushi con avocado è ben congegnato e saporito, la Yaki soba, pasta con verdure, può trovare combinazioni migliori consolatoria la zuppa di miso sul finale . Intanto, si assistono a scene rusticane, come la tipa che si alza ad aggredire la povera cameriera rea di aver portato una sola zuppa al tavolo( e non è che abbia torto, ma lei poveretta…). Si paga alla casa al piano terra, il titolare, cinese, trendyssimo, si prodiga in scuse, applica uno sconto del 20%, offre il caffè, mentre il vecchietto veneziano tipico, importuna la giovane e gentile barista , oltre al sottoscritto, con una quantità di vino in circolazione nel suo stomaco non indifferente. Sembra di essere su “Scherzi a parte” ma non è così, la spesa è di 24 euro a testa. Nel salutare , la domanda sorge spontanea” Quanto è che avete aperto? ” “E’ il nostro terzo giorno” . Capisco…
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