Ha aperto all’inizio dell’anno, in una location che aveva ospitato ristoranti di successo, alla moda, grazie alla vicinanza al Teatro Comunale, che si sposta, anche se non di molto. Vicino al Ponte della Vittoria, in una zona povera di locali, propone una cucina fusion, un genere che a Firenze è sempre rimasto ai margini. Piatti thailandesi, italiani, vietnamiti uniti in una carta abbastanza raccolta, oltre a piatti che nascono dall’incontro delle tre culture. Grande attenzione anche alla cucina vegana, con varie proposte al riguardo. A pranzo un menu a prezzo fisso di cucina toscana, preparato direttamente dal proprietario, mentre la sera la musica cambia: luci soffuse, musica di sottofondo, ambiente “modaiolo”, con la possibilità di sostare prima o dopo la cena per un aperitivo o sorbire un cocktail. Si può iniziare con una samosa di verdura o con Goong Sarong, rispettivamente involtini di pasta fritta ripieni di verdure o gamberi fritti avvolti in tagliatelle, entrambi serviti con salsa agrodolce, altrimenti un più pacifico couscous di verdure saltate con yogurt di soia o anche gazpacho con avocado. Piacevolmente piccanti le zuppe, quella di gamberi e lemongrass o quella di latte di cocco e pollo. Secondi più comuni, dalla tartare al filetto alla piastra ma c’è anche il pollo al curry viola con piselli(sic!). Dolci del giorno variabili. Carta dei vini molto “casuale”, da mettere in ordine: disponibili anche due tipologie di birre artigianali. Servizio molto divertente, cortese, efficiente. Tre portate escluso vini sui 35 40 euro

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