Aperto il primo di aprile e serve principalmente pesce..sembra uno scherzo, ma dalle ceneri di un locale che, dopo un successo iniziale, ebbe un veloce declino ecco nascere il “Fellini” dichiaratamente in omaggio al grande regista romagnolo. L’ambiente ricorda molto la dolce vita, caldo, accogliente, con qualche tendaggio magari ridondante ma arredato con molto buon gusto. Tavoli vicini, 25 coperti in tutto per una proposta che vuole abbracciare il prima e dopo teatro, con la cucina aperta fino a mezzanotte. Ai fornelli Claudio Nardello, operante per molti anni nel locale da lui fondato, Baccarossa, e trasferito oggi a qualche centinaio di metri: per iniziare prosecco e crostini con baccalà mantecato offerti, poi un crudo marinato molto gradevole, linguine con astice e asparagi di ottima fattura, al dente e ben legate. Semplici ma ben fatte, le triglie con patate e pomodori confit, con una lieve panatura che e rende piacevolmente croccanti. Carta dei vini ancora in via di completamento, con largo spazio ai bianchi del nord. Servizio gentile e curato. 60 euro tre portate, menu degustazione a 45 e 65 euro
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