Caldo, un caldo potente, un’arsura sempre più manifesta. Pomeriggio di mezza estate, un po’sonnacchioso, figli che si divertono, sgomitano, e poi la richiesta di un succo d’arancia, bevanda innocente, quasi noiosa, soprattutto se non ottenuto da arance fresche..Nemmeno la voglia di provare a convincerli di bere acqua, d’altronde sempre meglio che una bibita gassata. Il pericolo incombe nascosto, il piccolo che decide di fare tutto da solo e si prende il suo bicchiere, non solo, ne porta uno anche al fratello. Voci che si rincorrono, urla gioiose, il divertimento che corre su internet fino a che..si acquieta tutto, dapprima silenzio poi la ferale notizia: il succo è caduto sulla tastiera del Mac. Padre che rischia di fare la fine del Conte Ugolino, figlio che si nasconde sotto il letto, la rincorsa, e poi l’accettazione dell’amara verità: Mac da buttare, ricomprarne un altro al più presto…fosse stato almeno un bicchiere di vino!

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