Niente come una credenza popolare riesce a fare breccia nell’immaginario collettivo e, a livello gastronomico, sembra che questa regola sia ancora più valida. Prova ne sia l’incredibile numero di nefandezze culinarie che vengono compiute nel nome della tradizione: basti pensare al non cambiare il contenitore dell’olio che non viene mai cambiato perché “la fondata lo mantiene meglio” o, al contrario, pulirlo bene con l’aceto ”perché almeno si disinfetta”. Conservare l’olio usato per friggere per riutilizzarlo più volte mette a dura prove le arterie di ciascuno, così come far freddare il brodo durante il pomeriggio, a temperatura ambiente. rischia di far inacidire tutto il liquido, sprattutto durante la stagione calda. C’è ancora chi pensa di fermare la cottura della pasta versandoci dentro un bicchiere di acqua fredda, salvo poi utilizzare il tutto quale ottima colla per manifesti(!), e permane l’idea che la bistecca debba essere mangiata con il coltello a sega che “taglia di più”..salvo poi arrabbiarsi con i pezzi di carne che non si vogliono staccare! Meglio un bel coltello affilato a lama liscia, ça va sans dire!Convincere la nonna che il bollito viene bene anche mettendolo in acqua fredda, invece di aspettare che bolla, è impresa ardua: più facile far capire alla mamma che è inutile salare la cipolla mentre la trita, tanto piangerà lo stesso calde lacrime: tanto vale una bella maschera da sub! Meglio berci sopra per dimenticare, spiegando magari agli amici che non è il mescolare i vini che fa star male, piuttosto la quantità. Credits incontridelcuore.net
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