Vanno bene le tradizioni gastronomiche regionali, certo, ma bisogna pensare a come le ricorrenze possano portare una ventata di novità nelle case riunite per l’abbondante libagione natalizia. E’ pur vero che la scelta del ristorante si fa sempre di più necessaria, in quei gruppi familiari dove nessuno cucina ,e se invece ai fornelli ci sta la nonna, diventa difficile chiederle di preparare un piatto di cucina creativa. Cerchiamo allora di scegliere un menu di cinque portate dove si possa trovare una giusta alternativa tra vecchio e nuovo, avendo come caposaldo gli ingredienti del momento. E allora, pensando all’antipasto che abbia protagonista il pesce, due sono le alternative che ci troviamo di fronte: il salmone affumicato e il capitone. Sul secondo, i problemi di trasformazione non sono pochi, considerando già la iniziale difficoltà nel reperirlo: una cottura in umido secondo le regole classiche farebbe partire il pranzo in salita, vista la pesantezza: meglio una bella cottura che sgrassi il tutto, che permetta poi di marinarlo e servirlo con verdure crude. Il salmone affumicato vuole la sua morte sulla fetta di pane tostata e spalmata di burro: volendo percorrere una nuova via, l’idea di una mousse sifonata, ovvero senza panna, ha il suo perché se vi siete regalati il sifone per le feste, altrimenti anche come ripieno(sì, avete letto bene, ripieno) di gnocchi di patate da condire con salsa all’olio EVO e menta fresca non è da disdegnare. E chi invece ama la carne, un uso del cotechino very hard è quello di servire una sola fetta sopra uno zabaione all’Aceto Balsamico Tradizionale, per iniziare in allegria. ALtrimenti, volendo impiegare il petto di cappone bollito, l’insalata con nocciole tostate, uvetta, semi di melogrando su misticanza permette un inizio very soft..insomma..sempre meglio usare i preliminariCredits myluxury.it

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