Da quando è uscita la Guida dei Ristoranti 2009 dell’Espresso ho ricevuto molte telefonate di ristoratori, ovviamente tutti quelli che hanno ricevuto una penalizzazione di punteggio. La cosa mi fa riflettere su quanto sia importante gestire bene questo tipo di lavoro: ora che la discussione sull’utilità delle Guide s’infiamma sui blog, vorrei far riflettere quanto sia importante scrivere bene le recensioni per chi si improvvisa scrittore enogastronomico. Tutte le volte che una persona si mette alla tastiera di un computer, si deve rendere conto che quello che scrive riguarda chi sta dietro ai fornelli, quantoha dovuto lavorare dietro le quinte per la sua proposta, il risultato di piacevolezza che è riuscito ad ottenere nei confronti della clientela. Da parte mia, mi assumo le responsabilità legate a prendere decisioni, che gioco forza devono scontentare qualcuno, e so benissimo che succederà ogni anno. Non faccio parte dei buonisti, anche a scuola non sono certo quello che vuole promuovere tutti: dico sempre ai ragazzi che non voglio essere l’amicone ma un insegnante. Credo nell’impegno per ottenere la qualità e, allo stesso tempo, sono sempre pronto ad ascoltare le critiche purchè siano costruttive e questo mi succede alla fine di un lavoro fatto con cura. A questo punto la parola a voi: avete letto la parte relativa alla Toscana della Guida? Cosa ne pensate?
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