La Famiglia Piccini, azienda toscana produttrice di vini, presenta il suo progetto “Generazione Vigneti” ideato dalla quinta generazione che riguarda lo sviluppo delle tenute in Toscana, Basilicata e Sicilia.
Il progetto nascee nel 2023 con l’intento di racchiudere le numerose tenute in Italia della famiglia, segnando un momento storico che vede un passaggio di consegne da parte di Mario Piccini ai figli Michelangelo, Benedetta e Ginevra.La valorizzazione degli importanti terroir presenti in queste regioni e la divulgazione specifica di essi è l’obiettivo principale di questa nuova avventura, che si accompagna al voler esaltare appunto il forte legame identitario tra terroir e prodotto.Un mosaico importante formato dalle tenute della famiglia che coprono una buona parte della produzione vitivinicola italiana:
Tenuta di Valiano nel senese (la casa della famiglia) nel comune di Castelnuovo Berardenga, situata nel cuore della produzione del Chianti Classico, con 160 ettari di vigneti biologici dove vengono prodotte oltre 230.000 bottiglie l’anno con l’aiuto della sapiente mano del Direttore Tecnico Pasquale Presutto.
Tenuta Moraia rappresenta il nuovo che fa tesoro della tradizione maremmana, tra le colline dell’entroterra e la vicinanza al mare. La filosofia di questa tenuta è quella di creare vini contemporanei e vibranti, in grado di rappresentare nella produzione questo territorio selvaggio e ricco.
Villa Al Cortile a Montalcino, che si estende per 12 ettari tra Montosoli e Lavacchio. Temperature medie e fresche donano un’alta acidità ai vigneti esposti a nord est mentre sole e brezze della costa arricchiscono i vigneti esposti a sud, per un risultato completo tra freschezza, calore e carattere.
Regio Cantina che si distingue per una identità ben precisa alle falde del vulcano del Vulture in Basilicata con i suoi 15 ettari di vigneto, dove tutto ovviamente ruota intorno all’Aglianico che dona ai terreni circostanti caratteristiche di altissima qualità per una produzione di 70.000 bottiglie l’anno.
Torre Mora, tenuta sull’Etna, della quale tutta la famiglia si è subito innamorata per le sue ricchezze, le sue peculiarità le sue sfide da affrontare. Etna Doc quindi, con la produzione di Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante su terreni scoscesi da viticultura eroica, che incarnano perfettamente il binomio tra tradizione e terroir.
Progetto di innovazione quindi in mano alla nuova generazione, ai giovani della Famiglia che trasmettono a chi li incontra ed ha il piacere di ascoltarli, la voglia di progredire in acquisizioni importanti e diversificate che abbiano però assolutamente alla base qualità e sostenibilità con un occhio alla tradizione.
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