Sarà perchè associamo le pecore all’immagine bucolica del gregge nel prato, con il pastore che le osserva tranquillo brucare, il cane lupo che le controlla, ma pensare di mangiare questo pacifico ovino desta in molti alcune preoccupazioni. Non tanto per il sapore, che magari non hanno mai provato, ma sono quelli che non riescono nemmeno ad assaggiare l‘agnello perchè la giudicano una crudeltà, salvo poi ingurgitare, in tutta tranquillità, la quotidiana fettina di vitello. Il consumo della pecora rimane comunque molto limitato, sia da un punto di vista geografico, poichè concentrato in poche zone dove rappresenta una tradizione consolidata, sia per la difficoltà che si incontra nel reperimento, visto che trovarla dal macellaio è una rarità. Ecco allora che l’occasione per assaggiarla è quando vengono organizzate appositamente serate a tema, dove gli chef propongono un menu tutto a base di questo ovino, . Il problema della cottura sta nel fatto che la carne non risulta certo così tenera come quella dell’agnello, e quindi risulta difficile proporla arrosto o alla griglia. Molto più indicata la cottura in umido, dentro ad un fondo tritato di erbe aromatiche rosolate in olio extravergine d’oliva, insieme a pomodoro, vino rosso e brodo. In maniera molto simile si ottiene il sugo per condire la pasta, con la carne che però viene prima tritata e sgrassata in padella. E’ un piatto che rispecchia fedelmente l’immagine della cucina povera di una volta, di quando cioè i pastori non potevano mangiare la carne di agnello, perchè riservata al padrone, e si limitavano a macellare gli animali che, diventati troppo vecchi, non erano più in grado di svolgere bene il lavoro. La carne risultava quindi piuttosto magra, tigliosa, anche dura , e doveva soggiornare a lungo in marinate di vino rosso e aceto perchè riacquistasse la morbidezza necessaria per cuocersi. La pecora in umido diventava così il ricco piatto unico della festa, da consumare insieme alle patate cotte nello stesso sugo, o a dei fagioli all’uccelletto e larghe fette di pane.
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