SI sa che per Natale ci sono tradizioni inossidabili e, a livello mangereccio, nelle famiglie dove esiste una zia, una nonna o un appassionato specializzato in una ricetta, non si può fare a mano di farlo esibire nella stessa. Tra i grandi cultori dei piaceri della vita, un posto di primaria importanza viene occupato dal paté, termine intraducibile o quasi, con il quale si indicano una serie di preparazioni: infatti anche le cosiddette terrine o spume vengono spesso erroneamente definite con questo termine. Il vero paté ha una forma di parallelepipedo, viene fatto con fegato e carni di vitello e maiale, insaporito con spezie variegate, profumato con cognac farcito con tartufi neri e lardo. Questo come base, poi ci sono innumerevoli versioni: in ogni ristorante francese troverete una versione diversa, un po’ come da noi il ragù per condire la pasta, Una pasta apposita, fatta con farina, latte, strutto o burro serve per avvolgere e carni e ricoprire la superficie. Una volta cotto e freddato, deve essere riempito di gelatina e fatto solidificare in frigorifero. SI serve con una misticanza di insalatine..avete altre versioni?
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