Bello il nome, significativo e immaginifico: Nura in aramaico significa luce, il che rappresenta una sorta di dichiarazione di intenti; è il nome scelto da Basheerkutty Mansoor originario del Kerala, nel Sud dell’India, e sua moglie Marta Casati, che si sono buttati con grande entusiasmo nell’impresa.Il Kerala è una terra magica dove sono nati lo yoga e la medicina ayurvedica, e quindi il nome serve per identificare il progetto nel suo insieme: nasce così nel 2017 il primo food truck italiano di cucina indiana, che opera soprattutto a Firenze e dintorni, ma va in giro per tutta Italia nei migliori festival di cibo da strada e per eventi privati e aziendali anche con piatti vegani, vegetariani e senza glutine.
Lo street food è solo una delle tante facce del progetto Nura, proprio perché quello che si pone come obiettivo è quello di far vivere un’esperienza totale, che si articola con i servizi di cucina a domicilio, per far assaporare il sapore dell’India direttamente a casa propria per una cena da seduti o a buffet, con tanto di allestimento dei tavoli con le sete indiane oppure oggetti adeguati; oppure con il catering per eventi aziendali piccoli e grandi, per un party, una festa, una cerimonia, una inaugurazione o un matrimonio, per quando cioè ai propri ospiti si vogliono offrire sapori fuori dal comune, esotici ma innovativi e di qualità, sia in un pranzo formale, che in un aperitivo originale o in una cena in grande stile.
Il truck però rappresenta l’idea del concetto pop della cucina indiana, accessibile senza limiti, recuperabile nelle occasioni più disparate, meno formale il che permette un approccio divertente e curioso. Parlare di progetto Nura ha un senso perché le proposte di Nura comprendono anche i corsi di cucina e le consegne a domicilio, in questi mesi diventate purtroppo molto attuali, attenti ai concetti di sostenibilità, poiché fanno uso di contenitori biodegradabili al 100%. Il filo comune di tutto questo è la preparazione di piatti in cui si possono trovare gli ingredienti tipici di quella regione del subcontinente indiano: la menta, il ginger, il cocco, gli anacardi, le foglie del curry leaves e altre numerose spezie che arricchiscono i piatti vegani e vegetariani e quelli in cui sono protagonisti invece la carne e il pesce. Il furgoncino attrezzato e colorato dello street food o la cucina in pianta stabile di Nura preparano chapati (il pane tradizionale senza lievito della cucina indiana) di farina di farro con verdure, vegani e gluten free; piatti con pollo, agnello, manzo, gamberoni e pesce; coni con le fritture.
Famosa è la vaschetta di Nura: un assaggio di cinque preparazioni con riso, carne, verdure e legumi, salsa a base di yogurt e una schiacciatina di farina di ceci. Per bere sono suggerite birre indiane, vini biologici e centrifughe con frutta fresca arricchite dalle spezie. Il merito di Nura è stato quello di riuscire a rendere quotidiano quello che una volta era solo esotico , da provare solo ogni tanto
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