Un luogo che ha fatto storia, soprattutto per gli studenti che non avevano tanti soldi da spendere per andare a mangiare fuori. Siamo in piazza Tasso, dove inizia il quartiere popolare di San Frediano: una stanza d’ingresso, arredata con tanti tavolini da due, e poi fiaschi e bottiglie(vecchi e polverosi entrambi) alle pareti. Sul fondo, il bancone e dietro la cucina. DI fatto, pochi cambiamenti rispetto alla precedente gestione, ma l’atmosfera cambia..e non poco. I piatti sono quelli della tradizione, compreso il lampredotto e la francesina, ma l’aggiunta di tagliata di manzo e tagliata d’anatra stride con la storia e la tradizione. I vini è meglio non sceglierli, la carta è ristretta, ricarichi assurdi, meglio accontentarsi dello sfuso della casa a calo. Insalata di fagioli e gamberi per iniziare, anche calda, ma con i gusci lasciati in mezzo ai legumi. Piacevole il gusto, un po’lunga l’attesa. Lo sformato di asparagi è un po’fuori stagione, ma gli asparagi freschi si trovano al mercato(provenienti non so da dove):sufficiente, con verdure accompagnatorie croccanti bilanciate. Eccellente il rognone trifolato con i ceci. Il giudizio rimane positivo, la spesanon troppo sbilanciata se state tranquilli con il vino: il rischio è che si trasformi in una trattoria qualunque, manca di atmosfera, mancava di fiorentini quando ci sono entrato..spero solo sia un caso!

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