L’angoscia pre natalizia attanaglia già la maggior parte delle persone che vivono  le feste  come l’incubo dei pomeriggi passati nel centro cittadino alla ricerca di regali impossibili: quello che più spaventa è la lunga maratona delle cene e dei pasti che precede il classico pranzo del 25 dicembre. Sembra che il vedersi tra amici o parenti non stretti prima di Natale sia una necessità impellente, un bisogno primario, un dovere indiscutibile, ed il ritrovo deve essere per forza a tavola, come se fossimo reduci da una carestia di proporzioni bibliche, e quindi la tavola dovrà comunque risultare opulenta con delizie di ogni genere a stimolare l’appetito,. Ascoltare le “Lamentazioni Gennaine” del dopo Befana , un classico di chi ha abusato del proprio fegato è una litania anche divertente ma forse può essere superata se vengono seguite poche e semplici regole, ricavate dagli esperti della tartina, gli specialisti della tartalletta, i professionisti del buffet.

1 Accettare preferibilmente cene in piedi, meglio se aperitivi informali, si può sgattaiolare via senza creare disturbo, sopratutto se il cibo  servito è di pessima qualità

2 Combinare due incontri la stessa sera per avere modi di stare in entrambi leggeri, avendo mangiato prima o dovendo mangiare dopo

3 Ricordare come in questo periodo sia tutto un magna magna e richiedere per questo porzioni minuscole( in caso di cene sedute)

4 Ficcarsi in bocca una caramella all’eucaliptolo (le vecchie Valda funzionano sempre) in maniera da abbassare a livelli infinitesimali la voglia di mangiare o bere, causa sapori terribilmente falsati

5 Bere in maniera spamosica ad inizio pasto acqua gasata fredda per far passare il livello di sete e non avere voglia in seguito di schiccherare vini o spumanti in maniera smodata

Buona fortuna, di solito funziona e si arriva il 25 alle 13 pronti per zampone, cappone e compagnia.

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