Il quartiere non è quello della nightlife romana ma è ideale per chi cerca pace e tranquillità, anche per il parcheggio!L’ambiente ha il suo perché, moderno senza essere freddo, con una saletta al primo piano riservata a eventi che radunano 10 15 persone.Già la partenza con il benvenuto composto da petto di pollo, erbe aromatiche, insalatine e funghi nutre senza appesantire, predispone con tranquillità all’assaggio: volendo ci sono anche due menu degustazione, a 70 e 90 euro, e non sarebbero certo di quelli “Pesanti” da un punto di vista digestivo. L’esordio è intrigante: gamberi crudi avvolti nella rapa bianca, tagliata sottile, da tuffare nella maionese con foie gras, accompagnati da dragoncello e briciole di pane: tocco di acidità e avvolgenza della maionese, consistenza croccante delle briciole, pulizia della rapa e gambero ben distinguibile. Notevoli i “Pomodori vestiti” ovvero avvolti nel raviolo, sormontati da acciughe fresche, messi accanto alla burrata, basilico fresco e salsa di mascarpone, unico elemento del quale lo chef eccede. Consolatoria la fregola sarda, con brodo di scorfano piccante ed insalata di crudo di mare, intensa e saporita. Nei secondi buona la spalla di agnello coperta di scarola, accompagnata dalle animelle laccate, magari da amatori delle frattaglie, ma senza sapori distonici. La sorpresa è l’assaggio dell’anguilla di Bracciano, con farro franto, cipolla caramellata e carpione gelato: anche chi non la ama, la troverà gustosa. Il termine è con Torrefazione 2.0: Sferificazione del cioccolato ripieno di semifreddo alla nocciola, servito con caffe espresso e frutta secca sabbiata : il gioco delle consistenze riesce molto bene! Il servizio è allo stesso tempo professionale ma caldo, il sommelier lo definirei affettuoso, capace di costruire una carta non banale e soprattutto, volenteroso nel fare da guida. Magari a pranzo provate anche il Lunch menu a 50 euro hai visto mai…3 portate alla carta escluso vini 75 euro.

I commenti sono chiusi