Fin da piccoli ci insegnano che mangiare con le mani non è buona educazione: il cibo alla bocca si porta con le posate, fatta eccezione per il pane, sentenziano le mamme! Chi ha cominciato a far utilizzare forchetta e cucchiaio? Ma sempre lei, Caterina de’Medici, alla quale sono state attribuite molte “invenzioni” culinarie, in maniera un po’ardita a volte, ma questa storia è proprio vera. E’ lei che ha introdotto questi magici strumenti alla corte di Francia, facendo così partire un nuovo concetto di galateo a tavola. Ma è sempre indispensabile rispettare le regole? Dipende dalle occasioni, ora che poi gli chef creativi sono i primi a presentare pietanze da mangiare con le mani, diventa difficile capire la regola da seguire. In verità, la coppetta lavadita, quella che contiene petali di rosa in acqua tiepida e magari gocce di essenza profumata, è sempre stata prevista in caso di frutti di mare e crostacei, ed anche per le lumache non guasta portarla a tavola. Ma ora che il fritto viene servito in un cartoccio di carta gialla, con magari una salsa di accompagnamento nella quale intingere il gamberetto di turno, come si fa? E il pollo arrosto? Già il pollo con le mani, quando si tratta della coscia è un must, anche se poi ci si trova le mani unte e sporche in maniera oscena: ottima scusa per completare l’opera e leccarsele, davanti a tutti. Fino a che è lecito mangiare con le mani? Credits arredoeconvivio.com
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