Ora che diventa il periodo di pranzi da comunione, matrimoni, secondi matrimoni, divorzi, ecc. vi capiterà di incappare anche a voi nel famigerato sorbetto al limone di metà pranzo. Se già la mente è obnubilata da un eccesso di pietanze che hanno fatto bella mostra di sè dapprima sul tavolo da buffet, poi attraverso carrellate di primi piatti fumanti, una volta arrivati al cosiddetto “sorbetto” si rischia di raggiungere il punto di non ritorno dell’orrore culinario. In partenza si serviva per togliere il gusto del pesce, prima di servire la carne, ma almeno era un vero sorbetto:acido, granuloso e poco dolce. Oggi è un gelato al limone, molto dolce e cremoso e già questo, piazzato a metà pasto, crea un certo senso di disgusto. Se poi capita che venga servito all’inverso e cioè tra la carne e il pesce, la mancata digestione è praticamente assicurata. In Veneto viene chiamato “Sgroppino” e non manca l’aggiunta di un superalcolico, mettendo così a repentaglio ogni possibilità di passare un pomeriggio decente. A meno che non decidiate di fare un lungo sonno con incubi abbinati..
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