Partita l‘Espresso, già in edicola con presentazione giovedì a Firenze, poi a metà mese Gambero Rosso a Roma, quindi Vini Buoni d’Italia a Merano, e poi Duemilavini AIS. Bicchieri, corone, grappoli e bottiglie per indicare le votazioni ma quanto contano?. Chi le giudica superate, chi crede sia giunto il momento di parlare di vino in altro modo, chi ritiene che le classifiche abbiano sempre un forte appeal.Una volta i riconoscimenti facevano vendere il vino ed oggi? Di sicuro, la classifica di Wine Spectator ha vuotato varie cantine, James Suckling potrà essere criticato ma rimane l’unico vero potente che può cambiare il destino di un’azienda. In Italia esisterà mai una figura simile?

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