Quando un dolce arriva ad assumere una veste industriale, sotto forma di liofilizzato, una cosa è certa:piace tanto e a molte persone, che vogliono provare a prepararlo da sole senza impazzire ai fornelli. Da molti anni ha raggiunto tale risultato la panna cotta, ma l’aveva già preceduta il crem caramel ed è in buona compagnia con il tortino al cioccolato fuso caldo.
Proposta inizialmente dai ristoratori più innovativi, che l’avevano provata in Piemonte, sua terra di origine, ha poi dilagato in ogni sorta di locale, pizzerie in primis. La ricetta originale prevede la cottura della panna con lo zucchero e gli aromi in una pentola:successivamente il composto viene messo in degli stampini individuali e cotto in forno. Per addensare venivano aggiunti, secondo alcune versioni, anche albumi d’uovo d’uovo; altrimenti complice la percentuale di grasso, bastava la densità della crema di latte a solidificare il tutto. Il perché sia nata la versione veloce è da ricercare nei tempi freneticii :troppo da aspettare nel seguire il procedimento classico, meglio sveltire il tutto utilizzando la colla di pesce oppure l’agar agar: in più non c’è bisogno di forno, basta un frigorifero e il dolce si prepara in pochi minuti. Con tale trasformazione, la panna cotta diventa così il dolce per tutti: facile da fare, gustoso da mangiare, comodo da conservare.
A ben vedere, però, i risultati non sono sempre così positivi:un’ aggiunta abbondante di colla di pesce rende il dolce simile ad una palla di gomma, mentre un eccessivo raffreddamento la rende del tutto insapore. Ad accompagnarla sono diventate un classico due salse: quella al cioccolato e quella ai frutti di bosco, ma prendendo la versione industriale viene fornito’ il caramello già confezionato. Alternativa? Aromatizzare direttamente la panna: con il caffè, il cioccolato o anche lo zafferano!
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