Mettetevi nei panni del disgraziato che è riuscito a fissare un appuntamento con la donzella da tempo desiderato. Tutto organizzato nei minimi dettagli: atmosfera ideale, luci soffuse, ostriche e champagne…champagne ma dove? Il ristorante è fuori città, la polizia è pronta a fare il test sull’abuso di alcol e quindi..acqua gassata! Come fa il tapino a sedurre l’adorata se ordina”Una Ferrarelle a temperatura ambiente” oppure “San Benedetto liscia”? Passi per l’emozione data da due bollicine messe in croce, una fetta di limone ma se poi l’acqua è semi tiepida come si fa ad alimentare la passione? Ora, è pur vero che ai maschietti l’abuso di alcol crea qualche piccolo problema inerente la geometria, ma più spesso è l’ansia da prestazione che porta a défaillance storiche. Una copia di amici rivelò che la serata andò alla grande, dopo aver pasteggiato a crostacei e champagne, solo dopo essersi confessati a vicenda: dovevano andare a fare pipì e questo bloccava ogni iniziativa! Che dire, torneremo alle alcove, dotate anche di un’ottima selezione di cibi e vini. Poveri ristoratori!

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