Questa volta lo studio arriva dalla Nuova Zelanda e si afferma decisi che la dipendenza dai dolci esiste, un po’ come succede con la nicotina delle sigarette. Qui vi leggete con calma tutto l’articolo, a me viene da pensare che sembra la scoperta dell’acqua calda o, meglio, che “vox populi” preceda sempre la ricerca scientifica. Da sempre chi ama la cioccolata ne ammette un uso smodato, talvolta non controllato: i poteri taumaturgici del cacao sono risaputi, grazie a tutta una letteratura che ne spiega gli effetti consolatori. I brividi di piacere regalati da uno zabaione caldo sono pari a quelli che si provano tra la lenzuola con il partner(insomma, quasi..), per non parlare delle grida di soddisfazione nell’addentare un bignè ricolmo di crema. Ora, io che fumo solo dopo cena e poco, che non sono dipendente dai dolci osservo e commento: ma voi che ne siete dipendenti, cosa avete fatto per mangiare un dolce?
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