Ci metti il luogo, che certo non risulta indifferente: Piazza Santa Maria Novella rimane sempre un bel vedere con la chiesa sullo sfondo, il museo del Novecento di lato e poi la via che porta all’Arno che si scorge in lontananza. E poi aggiungi il dehors, uno dei più grandi della città, dove nelle giornate di bel tempo è possibile mangiare fuori anche in autunno inoltrato.
Questo è il JK Place, boutique hotel o di charme, che dir si voglia, che ha inaugurato la formula del brunch 7 giorni su 7. La formula che ha preso piede a Firenze è quella del brunch domenicale, anche detto “Pranzo della domenica” che imperversa in alberghi e ristoranti, occasione unica di mettere insieme amici e parenti oggi difficili da radunare. E gli altri giorni della settimana che fare? Al Jk l’idea è stata quella di estendere la formula tutti i giorni dalle 11.30 alle 15.30. servito a tavola, è possibile mangiare i piatti della tradizionale english o american breakfast come pancakes, french toasts o crêpes, ma anche scegliere le uova cucinate come uno desidera, croissants ed una portata salata tra quelle proposte nel menu. IN effetti la formula del servizio è quella di avere la possibilità di scegliere cosa mangiare a tavola dal mattino alla sera senza soluzione di continuità.
AI fornelli Assunto Migliore, di origini partenopee, che ha introdotto la sua personale versione di spaghetti al pomodoro, ma non mancano piatti intriganti come i gamberi su pappa al pomodoro, la tartare di avocado, adatta anche a chi non mangia carne, lasagne alla bolognese e parmigiana di melanzane preparate secondo la tradizione più stretta. Alternative nasceranno poi con il cambio di stagione. All’interno si mangia in poltrone, su tavolini bassi, in uno stile meno consueto e divertente. La carta dei vini è ragionata, con etichette selezionate in maniera attenta. Il servizio è fatto su misura, come un sarto che prepara un vestito rispettando le esigenze dell’ospite.
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