Mancano tre setimane a Pasqua,è vero, ma già incombe il problema di come riutilizzare e uova di Pasqua avanzate ed altri dolci del momento. Se non mancano idee per la colomba, ottimo supporto della colazione mattutina, da bagnare nel caffellatte per i veri intenditori, il problema maggiore si pone invece per le uova di cioccolata. Se fossero artigianali, sarebbe facile impiegarle, soprattutto nella preparazione della salsa “prence”(almeno queti sono i ricordi della scuola alberghiera!), quella del profitteroles per intendersi, che accompagna magari un gelato alla vaniglia, o addirittura fonderle per una vera cioccolata in tazza, che ritempra l’animo durante gli acquazzoni primaverili. Spesso invece si tratta di cioccolato meno nobile,che nemmeno viene assaggiato ma solo distrutto, allo scopo di recuperare la sorpresa. Per utilizzare al meglio gli avanzi esistono allora varie correnti di pensiero, che, cambiano a seconda dei soggetti coinvolti: gli amanti dei gusti semplici accompagnano la cioccolata con il pane per la merenda mattutina, i furboni la rifilano, spezzettata a dovere, nella crema pasticcera, quando hanno in casa gli amici golosi e famelici, i parchi di spirito se la conservano nella carta in alluminio perché può sempre tornar comoda in qualche occasione. Rimangono i fantasiosi, che riescono a creare cioccolatini estrosi, mescolando il cioccolato con riso soffiato oppure frutta secca, e la categoria speciale delle massaie: tiramisù e zuppa inglese saranno i dolci più gettonati dei mesi a seguire Credits justfiveoclocktea.com

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