Molti anni fa, il mercante d’arte Roberto Casamonti decise di prendere una pizzeria e trasformarla in un ristorante di lusso, dove fosse protagonista la cucina toscana: una descrizione del luogo vi fa capire il tipo di ambiente e qui un mio articolo del 2008 , mostra già i primi segnali di cedimento dopo che aveva passato la mano, rendendosi conto che avere un ristorante può diventare un divertimento troppo oneroso! Da qualche anno il locale è gestito da Giovanni Sindaco , che ha avuto la felice intuizione di aprire un bar al piano sottostante: diventava altrimenti difficile fare entrare persone in un posto dove esiste il parcheggio privato, il fumoir, il privé al quale si accede direttamente dal parcheggio con ascensore. Il bar diventa una sorta di luogo di benvenuto nel quale sostare prima di accedere, salite le scale, in una delle ampie sale che compongono il ristorante. Per gli amanti del bere miscelato, una buona occasione per provare uno degli oltre cento Gin che compongono la selezione. Non manca quello sardo e quello dell’abbazia di Vallombrosa, vicino a Firenze, senza dimenticarsi dei marchi più famosi o le “new entry” visto che ora sono in molti a sperimentare nuovi prodotti su questo distillato, inventandosi anche aromatizzazioni intriganti, che lo fanno bere liscio volentieri, a parte l’utilizzo nei cocktail più classici. Non mancheranno nemmeno le cene a tema Gin nel ristorante che ora parla francese in cucina, con Frederic Brunet ai fornelli e lo si nota da alcune preparazioni che riportano alla tradizione d’Oltralpe nei dolci. La cucina ha molte specialità di mare, anche se i piatti di carne si prospettano di sicuro interesse. Da provare una volta finito il periodo di messa apunto!
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