Erano lì che mi aspettavano, le schiave, schierate al mio cospetto. Le guardavo e qualcosa si smuoveva, la salivazione non si azzerava, anzi veniva stimolata dalla semplice visione. Trovarle tutte insieme, disponibili, intriganti, sorprendenti, non era cosa di tutti i giorni. Mi affascinava osservarle, per la ricchezza dei colori, la vivacità che esprimevano, il loro apparire disponibili. Avvicinarsi era un piacere, il naso rimaneva inebriato, quasi inebetito da tanta fragranza; passavo dall’una all’altra, in un turbinio senza requie, mai sazio. Non riuscivo più a controllarmi, le gustavo una ad una, perennemente concentrato a scoprirle nei loro segreti più reconditi. Il contatto con la bocca era il momento più esaltante, li si scatenava il godimento più esaltante…35 schiave da scoprire..vedi, a volte, i vitigni dell’Alto Adige, quali potenzialità nascondono..
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